Fra il tempo che scorre, in bilico sul filo del rasoio fra malinconia, ricordo e risveglio, Nanni Moretti utilizza un canovaccio già a lui noto per porre nuovamente se stesso come narratore al centro della scena (e delle inquadrature). In un gioco di specchi con i maestri del passato, e omaggi densi di significato, mette in scena tre film in contemporanea cercando, con ottime soluzioni, di condurci attraverso la storia di Giovanni, che deve anche affrontare i nodi del suo lungo matrimonio con Paola (produttrice dei suoi film); la storia della pellicola che deve realizzare, e i sogni per un futuro film, una pellicola vagheggiata a lungo in cui narrare la storia di una coppia accompagnata dalle più belle canzoni italiane (c’è poi un quarto film, quello del nuotatore, ispirato al racconto di John Cheever).
by Matteo