La grande letteratura (leggendo Dickinson)

Davanti a una luce umida, che sfuma nella foschia nell’angolo in cui un raggio di sole sconfigge l’isolamento, corre quella “ferita celeste” (heavenly Hurt), un solco di dolore, gioia e riflessione, che attira l’uomo verso la dimensione più sconosciuta. Dietro la scelta accurata delle parole si rivela quel movimento che ascende (heft), mentre morte (death) rima con breath (respiro), sinonimo di vita. La doppia natura fa dell’uomo un “Uno” di un sistema che è semplicemente natura (Trascendentalismo). La grandezza di una poetessa è nella forza di creare un elemento capace di intrecciare l’esperienza con la filosofia, inserendo appieno ciò che anima o lacera le sue giornate (biografia) con le grandi istanze del proprio tempo. Tale è la grande letteratura, il resto è fenomeno passeggero.

There’s a certain Slant of light,
Winter Afternoons –
That oppresses, like the Heft
Of Cathedral Tunes –

 

Heavenly Hurt, it gives us –
We can find no scar,
But internal difference –
Where the Meanings, are –

 

None may teach it – Any –
‘Tis the seal Despair –
An imperial affliction
Sent us of the Air –

 

When it comes, the Landscape listens –
Shadows – hold their breath –
When it goes, ‘tis like the Distance
On the look of Death –