Quella che da molti viene descritta e vissuta come l’anima libera della musica italiana , per via del suo naturale anticonformismo unito al rigore nell’interpretare le sue canzoni sul palco, arriva oggi ai suoi cinquant’anni di carriera con un nuovo album, un parterre di pubblico giovanissimo e una dilagante presenza sul web.
In occasione della tappa cagliaritana del suo tour “Eccomi”, abbiamo coinvolto Nicoletta Strambelli , in arte Patty Pravo , in una chiacchierata parlando di problemi, progetti, arte e ovviamente di musica. Elegante, divertita e divertente: “stramba” questa Strambelli . In un mondo etichettato lei le etichette se le scrolla di dosso con un gesto deciso, come fa con i capelli.
Dopo Sanremo 2016 , che l’ha vista al sesto posto, con un meritato Premio della Critica, per “Cieli immensi” diFederico Zampaglione , abbiamo incontrato la Signora della musica italiana che, dopo quattro milioni di visualizzazioni del suo video, ha in programma ben diciassette città (più le nuove tappe estive) con un continuo sold out.
Cinquanta meravigliosi anni di carriera. Com’è affrontare un nuovo album, dalle sonorità ricercate e gradevoli, in cui musica e parole si sposano spesso felicemente, e un tour così impegnativo?
I cinquant’anni sono gli altri che me li hanno ricordati. Non mi sono proprio messa a contarli! Non dovrei essere io a dirlo, ma lo stai dicendo anche tu, quindi per me va bene: un bell’album. Ma a lui si affianca anche un tour che si chiama “Eccomi”, molto bello pure lui, in numerose città. Tutto va avanti con grande entusiasmo.
Il feeling con l’universo giovanile prende la forma di importanti collaborazioni. Anche il rapporto con i giovani fan è molto importante. Cosa ne pensi?
Per me è centrale il rapporto con il mondo contemporaneo, i giovani li incontro negli store, in occasione degli eventi promozionali negli store. Sono tanti e mi seguono con affetto, e questo non può che farmi piacere. Evidentemente questo album piace ai giovani.
Azzardo un’ipotesi: saper essere un modello di artista pressochè unico senza affrontare la consueta fossilizzazione può aver favorito questo amore da parte dei giovani.
Il cambiamento è ciò che li attrae, e cambiare è uno dei tuoi verbi principali.
Non potevo certo dirlo io ma lo hai fatto tu (ride).
Le impressioni sul mercato discografico attuale, quali riflessioni?
Per fortuna a me sta andando bene, ma… è marketing, capito? Non è più come una volta, quando c’era un sacco di gente che ti dava una mano, cercava i pezzi, si provava e si ricercava. C’era ricerca. Adesso ci sono i talent e lì, se azzecchi un pezzo, ti va bene. Ma poi bisogna vedere cosa succede dopo, ed è lì che entra in gioco il marketing.
Parliamo del mondo della moda, dell’estetica. Per te il look è tradizionalmente uno strumento importante sul palco. Per esempio, in una foto del programma TV “Stryx“ (1978), scattata durante l’esibizione per la canzone “Vola”, esibisci una capigliatura davvero originale.
Il discorso in realtà è molto più semplice: gli abiti devono essere comodi per lavorare. Poi ci sono occasioni, come su Stryx, dove ti puoi esibire con cose un po’ strane. Per il resto è tutta una questione di opportunità: alla serata elegante non vai in jeans. Così anche per il lavoro, comodità al primo posto, però.
So che sei molto attenta ai Diritti Umani e Civili e sul palco intonerai una versione molto speciale di “Where Have All the Flowers Gone?”. Ma dunque che “cieli” ti auguri per l’Italia?
Non vorrei cieli immensi solo per l’Italia, ma per tutto il mondo. Un po’ di pace, un po’ di tranquillità. Ma sai, amore mio, gli uomini sono portati a fare le guerre e purtroppo non è che si possa fare molto.
E ai giovani che amano la musica e l’arte, quale consiglio?
Guarda, non ne ho la più pallida idea! (ride) L’unica cosa, secondo me, se sai di avere “qualcosa”, insistere, non fermarti e insistere.
Sale sul palco ed è magia, carisma elettrico, un rapporto costante con il pubblico che poi la attende per salutarla, farle dono di un pensiero o semplicemente per scambiare due parole.
Per quello che ha dato, per quello che continuamente regala e regalerà, grazie Nicoletta!