A pochi chilometri da Cagliari, nella costa sud-occidentale della Sardegna, a due passi dalle bellissime spiagge di Pula e Domus de Maria e a ridosso dei rilievi montuosi del Sulcis, si estende un parco naturale di 160 ettari fra lecci, sugheri, pini, corbezzoli e arbusti della macchia-foresta.
Come da una Avalon mediterranea, fra volpi, cervi e daini e il frullare d’ali dell’aquila e del gheppio, emergono dalla verde cornice gli edifici che accolgono i laboratori e le apparecchiature del Parco Scientifico e Tecnologico della Sardegna, gestito da Sardegna Ricerche, agenzia regionale che promuove il trasferimento tecnologico dalla ricerca alle imprese, e la sede del CRS4.
Il Parco tecnologico, inaugurato nel 2003 a Pula (in località Piscinamanna e a Porto Conte – Capo Caccia, in località Tramariglio), si evidenzia come campo comune in cui i risultati della ricerca incontrano il mondo dell’impresa per essere trasformati in prodotti e servizi innovativi con un valore appetibile per il mercato, ecco perché sono parte attiva del parco anche svariate imprese e centri di ricerca.